Twitter è un social network o, per meglio dire, un servizio di micro-blogging molto popolare che permette di comunicare attraverso messaggi brevi, foto e video da pubblicare da  computer, smartphone e tablet. Non ci sono amicizie da accettare o contraccambiare, tutti i post sono liberamente leggibili da chiunque  e non ci sono eventi o giochi a cui partecipare.

Di fronte a te hai un form, un campo vuoto nel quale puoi inserire 280 caratteri. Prima erano 140.  La sintesi è un dono per usare Twitter, non puoi perdere tempo con dettagli inutili.

Devi scrivere solo ciò che serve. E qui puoi inserire testo, immagini, GIF, video, link, hashtag e menzioni (@mention) che sono sempre fondamentali.

Cosa sono le mention su Twitter?

Nomi preceduti da una chiocciola per menzionare queste persone. In questo modo puoi citare un account e inviare un messaggio chiaro: sto parlando di te, c’è qualcosa che devi leggere. La mention può essere inserita in un retweet, preceduta dalla sigla RT. Ma non solo: può anche essere legata a una risposta – di conseguenza viene definita reply – o a un messaggio specifico. Ad esempio, quando qualcuno ti nomina puoi rispondere con la freccia che guarda verso sinistra o con il form che già suggerisce il nome utente. Nell’immagine in basso puoi osservare gli elementi in questione. Ma a cosa serve la mention? A ringraziare, a domandare, a chiedere.

 

 

 

 

Com la @ puoi rivolgere la parola a una persona. Ma anche elencare i contatti che hai menzionato sul blog: in questo modo richiami l’attenzione e speri in una condivisione, o comunque in un riconoscimento. Puoi menzionare anche come tag in un’immagine ma non puoi superare i nove nomi.

Perché mettere il punto prima della chiocciola?

Se inizi un tweet con una menzione questo messaggio sarà visto da te, dalla persona che hai citato e dai relativi follower. Per questo, se vuoi dare più visibilità a un tweet con menzione devi inserire del testo all’inizio. Anche un semplice punto.

 

Cosa sono gli hashtag?

Gli hashtag sono parole precedute da un #cancelletto che si trasformano in riferimenti. Così puoi inserire i contenuti in elenchi che racchiudono i tweet con la stessa combinazione. Spesso i brand utilizzano il cancelletto per rendersi riconoscibili su Twitter, e per differenziare le proprie iniziative: concorsi, eventi, contenuti.

Qual è quindi  la differenza tra chiocciola e hashtag?

La prima serve a citare una persona, il cancelletto dell’hashtag invece contraddistingue l’argomento di un contenuto.

E il retweet cos’è?

Si tratta di una ricondivisione, insieme al Mi Piace rappresenta il modo più indicato per mostrare apprezzamento verso un contenuto. È così bello e utile che lo mostro ai miei contatti: con il retweet porti un contenuto all’attenzione dei follower.

A differenza del Mi Piace, però, un tweet ricondiviso ha l’opportunità di farsi vedere da un pubblico diverso. E questo è un bene se condividi un link: significa aumentare le probabilità di ricevere click. D’altro canto esistono 2 modi per eseguire un retweet: con o senza commento. Nel primo caso aggiungi testo al box contenente il messaggio originario, nel secondo si tratta di una semplice condivisione.